Dal 1899 al 2017 sono passati 117 anni, e in uno studio realizzato da Credit Suisse si può verificare che in Svizzera il rendimento dei titoli nazionali è il terzo migliore del mondo.
La Svizzera è un piccolo stato nel cuore dell’Europa e occupa solo lo 0,01% della terra e ha lo 0,1% di tutta la popolazione mondiale, ma è uno tra i maggiori centri finanziari mondiali.
in questo tempo di incertezza geopolitica e visioni a breve termine, essa permette di avere ancora uno sguardo al lungo termine e fa valutare meglio agli investitori i rischi degli investimenti a lungo termine.
Nel corso dei 117 anni analizzati da Credit Suisse su 23 paesi al mondo, il peggiore mercato azionario è stata l’Austria-Ungheria. Le guerre e un’inflazione media annua del 12,6% spiegano questo record negativo.
Il rendimento effettivo annuo in dollari di azioni è salito del 5,1% nel corso di 117 anni. Questo tasso è molto superiore a quello di titoli (1,8%) e di liquidità (0,8%).
In alcuni paesi come Italia,Portogallo e Finlandia il rendimento reale annuo sulle azioni è stato negativo.
nel mercato azionario della Svizzera invece l’investitore ha raggiunto un rendimento annuo del 4,4%. L’epoca d’oro delle azioni svizzere risale al periodo 1980-2000 (10,4% l’anno).
Le azioni svizzere avevano anche il vantaggio di essere meno volatili rispetto alla media degli altri paesi.
La Svizzera ha brillato in obbligazioni. Questo è lo strumento finanziario che meglio riflette la qualità delle sue condizioni di rating, di rischio e di quadro. La Svizzera è il paese che ha sperimentato i tassi di inflazione più bassi del mondo. Il mercato obbligazionario svizzero è il terzo migliore in questi 117 anni con un rendimento annuo del 2,3%. Questo tasso deve essere confrontato con le prestazioni di denaro (0,8%).